4 maggio 2013

✩ fuga dalla scuola media ✩


quando avevo 5 anni credevo si essere una talentuosa artista di successo. forse perchè vivevo in in contesto favorevole, dove gli altri bambini in genere usavano le mani per scaccolarsi (cosa che ovviamente facevo anche io) piuttosto che per usare pennarelli e matite colorate... e comunque non erano di certo incoraggiati dai genitori verso attività "inutili" (e poco redditizie) come il disegno, la pittura o la creatività... quindi diciamo che ero l'eccezione e ciò mi rendeva la sola e unica promessa dell'arte contemporanea... avevo sempre altissimi voti in educazione artistica, i miei disegni erano quelli che trovavi appesi in giro per la scuola o a casa di parenti e amici, tutti mi osannavano e ammiravano...vincevo sempre le gare di disegno del quartiere...i bambini facevano la fila per commissionarmi nuove opere, tutti si complimentavano con me... e diciamo, che a un certo punto mi ero anche montata la testa...

ma tutto questo un giorno finì..il terribile giorno in cui mi iscrissi alle scuole medie...i tre anni più terribili di tutta la mia adolescenza... diciamocelo, le medie fanno proprio schifo... i bambini cominciano a diventare adolescenti stronzetti, malvagi e irritanti, tu non sai bene se sei carne ne pesce (io sembravo un maschio), devi cominciare a vestirti da sola e quindi sperimenti abbinamenti improbabili e imbarazzanti, tua madre si ostina ad importi tagli a scodella e occhiali rotondi (rosa), e a me personalmente davano tutti i giorni del mostro / scherzo della natura e compagnia bella... ma non mi interessava...io sapevo disegnare, e chissenefrega della bellezza o dello stile quando hai un dono?
...e invece no. perchè il triste destino volle farmi imbattere con la sventura peggiore che una persona con doti artistiche possa mai incontrare...succede solo una volta su mille, e solo a una persona su un milione...ed è capitato a me : alle medie ebbi la sfortuna di avere la più terrificante e spaventosa professoressa di arte della storia delle professoresse di arte (ed è cosa assai rara, in genere gli alieni mangialucertole si nascondono nelle professoresse di matematica o di scienze).
nella mia mente non ho un ricordo lucido di questa donna, me la immagino sempre come una signora magrissima e altissima sulla centosessantina, inquietantemente simile ad un avvoltoio, sempre vestita di nero e mezza pelata. circolavano voci terribili su questo essere, si diceva che avesse un imponente organo gotico in casa, che vivesse in una torre circondata da gatti-pipistrello...oppure che per sopravvivere si cibasse della felicità della gente (un incrocio fra piton e un dissennatore insomma...)...
ma non erano tutte queste cose ad angosciarmi...mi terrorizzava il fatto che per la prima volta nei miei 11 anni di vita, volevo saltare la scuola quando c'era lezione di artistica... perchè questa donna era tutto il contrario di quello che avevo capito io sull'arte. concepiva l'arte come una scienza,  svalutava e annientava ogni accenno di creatività (una volta mi sgridò perchè portavo una bretella della salopette slacciata), ci istigava a copiare e ricopiare quadri famosi fino alla nausea, obbligandoci alla perfezione, era rigida e inflessibile e non ammetteva sbavature o imprecisioni. il suo concetto della storia dell'arte era quello di prendere un libro (vecchio di 3000 anni), impararlo a memoria e interrogarci su date inutili...io in educazione artistica alle medie facevo schifo, avevo voti bassissimi, raramente raggiungevo la sufficienza, ed ero una delle sfavorite della professoressa...
arrivata arrancando in terza media, venne il fatidico momento di scegliere cosa fare dopo... ogni professore doveva darci un consiglio su quale indirizzo prendere, lei per me scrisse: scuola professionale. non per nulla togliere alle scuole professionali...ma per me è stato un po come sentirmi dire: "non hai futuro nello studio, faresti bene ad andare in fabbrica a lavorare", e per me che ero stata cresciuta da intellettuali, il colpo fu abbastanza duro ...
a tredici anni ero convinta di non saper disegnare, i sogni di gloria e la fama di un tempo erano svaniti per sempre... avevo preso un abbaglio...avevo creduto a una cosa non vera...mi ero solo illusa di avere un dono...
non avevo la più pallida idea di quale scuola scegliere... nelle materie scientifiche ho sempre fatto pena, ero brava in italiano (anche se il modo ridicolo di come è scritto questo post testimonia il contrario), ma non ero certo il tipo da liceo classico... il mio futuro era incerto e mi sentivo ancora più ne carne e ne pesce di quando avevo undici anni...
poi un giorno mia madre tornò dal lavoro, e mi disse di aver incontrato la mia vecchia professoressa di lettere del primo anno, che adoravo... mi raccontò che le aveva chiesto un consiglio su quale scuola potevo scegliere, perchè anche loro erano confusi quanto me e non sapevano che pesci prendere... le disse anche che gli altri insegnanti mi avevano orientato verso una scuola professionale...la professoressa la rassicurò dicendo, che gli insegnanti non si impegnavano mai molto per indirizzare gli alunni alla scuola giusta, e la maggior parte delle volte consigliavano gli istituti professionali a casaccio e svogliatamente...e poi disse che dovevano assolutamente iscrivermi all'istituto d'arte, che era la scuola per me, e che mi avrebbe aiutato tantissimo...non lo disse tanto per il mio talento artistico (in fondo era una professoressa di lettere, e non credo mi avesse mai visto disegnare), lo disse per il mio carattere e la mia personalità, ogni altra scuola mi avrebbe annientata, ogni altra scuola non mi avrebbe capita e non sarebbe stata capita da me...ma l'istituto d'arte era quella adatta...e per molti versi è stato così...ho riscoperto l'amore per il disegno e il piacere nel disegnare...sono arrivata ad apprezzare anche la storia dell'arte...e ho imparato a coltivare quel "dono" che credevo di aver perso per sempre...
mi chiedo spesso che sarebbe accaduto se quel giorno mia madre non avesse incontrato la professoressa di lettere...molto probabilmente avrei fatto la scelta sbagliata...o magari la mia passione per il disegno si sarebbe risvegliata da sola... in ogni caso, sono felice di non aver rinunciato a disegnare, perchè è davvero la cosa che mi piace e che mi soddisfa di più al mondo, e spero davvero di non imbattermi mai più in qualcosa che mi faccia allontanare dall'arte.

6 commenti:

  1. Le scuole medie sono terribili! La mia situazione è stata analoga alla tua, e comunque, alla fine ho scelto un linguistico, grosso errore, ma almeno ho una conoscenza più generale. Tuttavia il prossimo anno andrò all'Accademia e spero di realizzare il mio sogno, come stai facendo tu :)

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    1. ^‿^ si ma alla fine secondo me se davvero hai passione per qualcosa la strada la trovi comunque, in un modo o nell'atro... buona fortuna!!

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  2. Io mi sono fidato e sono andato al "ragggioneria". Ancora adesso amo le lettere, in matematica, calcolo, ecc., prendevo 3!

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    1. ghgh ... io le materie scientifiche non l'ho mai capite XD

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  3. Io fortunatamente non mi sono fatta influenzare né dalla scelta dei professori né dalla scelta dei miei terribili compagni di scuole medie e sono stata l'unica ad intraprendere un indirizzo di studi artistico. Oltre alla mia scelta personale, è stato anche un modo per evitare i deficienti con cui ho condiviso i tre anni più brutti di sempre.

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    1. le medie son state traumatiche un po' per tutti...dovrebbero abolirle! >_<

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